{"id":1961,"date":"2019-03-28T07:01:35","date_gmt":"2019-03-28T06:01:35","guid":{"rendered":"https:\/\/organizzatessen.it\/?p=1961"},"modified":"2024-04-24T09:57:49","modified_gmt":"2024-04-24T09:57:49","slug":"paure-procrastinazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.organizzatessen.it\/gestione-del-tempo\/paure-procrastinazione\/","title":{"rendered":"Cosa si nasconde dietro la procrastinazione?"},"content":{"rendered":"
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\"\"<\/figure><\/div>\n\n

\u00c8 arrivato il terzo articolo sulla procrastinazione e quanto mi \u00e8 costato scriverlo!<\/span><\/p>\n

In queste settimane di lotta contro me stessa sono almeno riuscita a raccogliere i motivi (e le paure)<\/strong> che stavano dietro al bisogno di rimandare<\/strong> questo momento.<\/span><\/p>\n

Molti sono collegati e in questo articolo li vediamo uno a uno. Quello che leggerai riguarda la mia storia, ma forse pi\u00f9 trovare qualcosa che parla anche di te<\/strong>.<\/span><\/p>\n

Aver creato l\u2019aspettativa<\/span><\/h2>\n

Quando ho iniziato a scrivere gli articoli sulla procrastinazione, volevo condividere pensieri e soluzioni<\/strong> per arginare un problema che riempie le giornate di tanti e succhia energie vitali. Ho pensato che scriverne avrebbe aiutato me e altri a trovare delle piccole strategie per guadagnare quel tempo<\/strong> nelle giornate che, per colpa di una pessima abitudine, viene dissipato in non si sa bene cosa<\/strong>.<\/span><\/p>\n

In queste settimane ho incontrato persone che hanno letto i primi articoli (qui<\/a> e qui<\/a>) e che si ritrovano tantissimo nella descrizione di procrastinatori seriali<\/strong>. Non solo: erano anche in attesa dei prossimi articoli per avere delle soluzioni! <\/strong><\/span><\/p>\n

Da un lato questa richiesta e l\u2019aspettativa suscitata dai miei articoli mi ha lusingata<\/strong> e mi ha convinto che fosse giusto scriverne ancora. <\/span><\/p>\n

Dall\u2019altro ho come avvertito una sensazione di pericolo<\/strong> che mi ha portato alla preistorica decisione: flight<\/i>, altro che fight<\/i>!<\/span><\/p>\n

Che mi porta dritta dritta alla seconda paura\u2026<\/span><\/p>\n

Non essere all\u2019altezza<\/span><\/h2>\n

Ommioddio, si aspettano soluzioni da me, ma sapr\u00f2 cosa dire? Saranno utili le cose che scrivo? E se poi non servono a nessuno? E se poi non piacciono a nessuno?<\/i><\/span><\/p>\n

Di colpo ho pensato di non avere alcuna autorevolezza<\/strong> per parlare di procrastinazione e per proporre soluzioni. Chi mi credo di essere? E se poi faccio brutta figura?<\/i><\/span><\/p>\n

Ho immaginato che si sarebbero accesi i riflettori su di me<\/strong> e che tutti avrebbero scoperto che non ero all\u2019altezza delle aspettative<\/strong>. E pi\u00f9 si alimentava questo timore pi\u00f9 mi sentivo bloccata<\/strong>. Anche se avevo preso un impegno. Anche se c\u2019era qualcuno in attesa (o forse proprio per quello!). E ho sentito montare il senso di colpa<\/strong>.<\/span><\/p>\n

Prima di rendermi conto che probabilmente non ci sarebbero state tutte queste persone<\/strong> ad additare il mio articolo come insulso (ma forse neanche a leggerlo),  <\/span>\u00e8 comparso il terzo elemento\u2026<\/span><\/p>\n

Perfezionismo<\/span><\/h2>\n

Quello che scrivo deve essere perfetto, ineccepibile. Devo avere delle opinioni inconfutabili, spiegate alla perfezione. Ma non posso essere troppo noiosa, devo essere anche leggera e divertente. Il pi\u00f9 possibile coinvolgente e dare tutti gli strumenti necessari ai miei lettori\u2026.<\/i><\/span><\/p>\n

Quando l\u2019asticella si alza e raggiunge vette impossibili<\/strong>, l\u2019unica soluzione \u00e8 quella di trasformarsi in un camaleonte e sparire dalla vista di chiunque. <\/span><\/p>\n

L\u2019ansia sale, il problema si ingigantisce e sembra insormontabile<\/strong>. Quello che prima era un compito assolutamente neutro<\/strong> e alla mia portata (scrivere un articolo) si \u00e8 trasformato nella scalata dell\u2019Everest in infradito<\/strong> (come se le sorti di ogni procrastinatore dipendessero esclusivamente da me).<\/span><\/p>\n

Utopia pura<\/strong>, insomma. Anche perch\u00e9 solo facendo (e sbagliando) si pu\u00f2 puntare a migliorarsi continuamente.<\/span><\/p>\n

Il perfezionismo \u00e8 molto diverso dal dare il meglio di s\u00e9<\/strong>, che \u00e8 una sana ambizione di voler fare un lavoro di qualit\u00e0, imparando da tutte le fasi del percorso.<\/span><\/p>\n

Aspettare le condizioni giuste<\/span><\/h2>\n

Quando avr\u00f2 un paio d\u2019ore senza interruzioni\u2026 quando sar\u00f2 pi\u00f9 lucida\u2026 quando sar\u00f2 meno stanca\u2026 quando quest\u2019altro progetto sar\u00e0 finito\u2026<\/i><\/span><\/p>\n

Dopo aver alimentato per bene le prime tre paure ho fatto ricorso all\u2019immagine della \u201csuper-me\u201d del futuro<\/strong>. Quella che a un certo punto, una volta create le condizioni ottimali<\/strong>, avrebbe scritto l\u2019Articolo Definitivo sulla Procrastinazione<\/strong>.<\/span><\/p>\n

Inutile dire che le condizioni ottimali non si sono mai create<\/strong>: la richiesta dell\u2019ultimo minuto che interrompe le uniche due ore di pace previste in agenda. La notte in cui dormi male e ti svegli peggio. L\u2019abbiocco del primo pomeriggio. Un progetto che finisce e un altro che inizia subito dopo. <\/span><\/p>\n

Poi ho capito che la super-me di domani sarebbe stata uguale alla me di oggi<\/strong>, se non mi fossi data una mossa all\u2019istante.<\/span><\/p>\n

Perch\u00e9 il punto alla fine di tutto \u00e8 \u201cfare, nonostante<\/strong>\u201d. Nonostante la stanchezza, nonostante il poco tempo e la poca voglia. Nonostante ci siano tante cose in ballo. Nonostante le paure.<\/span><\/p>\n

Scrollate di dosso le ansie da prestazione, soprattutto in vista della scadenza imminente<\/strong>, ho deciso che avrei scritto questo articolo.<\/span><\/p>\n

E a questo punto \u00e8 apparso l\u2019ultimo e il pi\u00f9 vero di tutti i motivi che mi hanno spinto a rimandare<\/strong> fino all\u2019ultimo minuto possibile.<\/span><\/p>\n

Non avere le idee chiare<\/span><\/h2>\n

Il punto \u00e8 che non sapevo cosa scrivere<\/strong>. Cosa avrei voluto dire in questo articolo, quale sarebbe stato il mio contributo? Quale tassello avrei aggiunto a tutta la letteratura sulla procrastinazione?
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Questo ultimo punto a ben vedere sarebbe stato anche il pi\u00f9 facile da risolvere con un po\u2019 di organizzazione delle idee<\/strong>.<\/span><\/p>\n

Avrei potuto, fin da subito:<\/span><\/p>\n

Il perfezionismo<\/a> \u00e8 un percorso a ostacoli di autosabotaggio<\/strong>: col cavolo che esco allo scoperto se non ho la certezza che tutto sia inappuntabile, che tutto l\u2019universo mondo sia d\u2019accordo con me e non ci sia niente che si possa fare meglio<\/i>. <\/span><\/p>\n