
Nei nostri corsi di formazione dedicati agli obiettivi – ad esempio l’ultimo che si è appena concluso da Trentino Social Tank – parliamo spesso di cosa vuole dire raggiungere un obiettivo, sia esso personale o lavorativo, e delle strategie per definirlo.
Per comprendere meglio le esigenze delle persone a cui sto parlando, inserisco sempre un sondaggio in cui pongo questa domanda: “Quanto spesso scrivi i tuoi obiettivi?”. Solitamente, l’80% delle persone risponde di farlo occasionalmente. Alla domanda successiva, cioè “Hai l’abitudine di fare un piano settimanale?”, il 40% risponde in maniera affermativa mentre il 60% afferma di farlo ma non regolarmente.
Cosa indicano queste risposte? Indicano che pochissime persone hanno obiettivi chiari e definiti e che anche la pianificazione settimanale che viene fatta, spesso è basata su una direzione incerta. Detto altrimenti: si naviga a vista!
Perché è difficile raggiungere gli obiettivi prefissati?
Non solo c’è ancora molta nebbia sull’importanza di avere obiettivi S.M.A.R.T. ma si fa proprio fatica a mettere gli obiettivi nero su bianco. Raggiungere un obiettivo, in una situazione così nebulosa, non è affatto semplice.
Il rischio è quello di non riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati perché si finisce col non averne più nessuno! Ma cosa vuol dire, in pratica, “non avere obiettivi”?
Se sono un imprenditore, ma anche un artigiano o un libero professionista, vuol dire 2 cose.
La prima: quando va bene, probabilmente non mi è chiaro il percorso, né la strategia grazie alla quale ottenere certi risultati. Se dovessi spiegare ad altri come raggiungere gli obiettivi prefissati non ne sarei capace. Vuol dire che non c’è un sistema e quindi non so trasmetterlo e non lo so replicare.
La seconda: quando va male, non essendoci un obiettivo chiaro né un progetto, né tanto meno un monitoraggio, non riesco a capire dov’è iniziato il divario fra i risultati attesi e quelli effettivi. Non ho fatto caso a quando avrei dovuto correggere la rotta. Quindi provo a metterci un pezza come posso in modo estemporaneo, ma non sempre efficace.
Raggiungere gli obiettivi in una grande azienda
Nelle grandi aziende raggiungere gli obiettivi imprenditoriali è imprescindibile per il successo del business. Semplificando molto, funziona così:
- Piano strategico: il top management definisce obiettivi specifici, operativi e numerici.
- Piano operativo: si stabilisce un piano d’azione dettagliato per raggiungere un obiettivo specifico.
- Controllo: vengono monitorati i risultati in periodi di tempo stabiliti.
- Correzione della rotta: in caso di scostamento dai risultati attesi si corregge la rotta.
Com’è facile intuire, per raggiungere un obiettivo è necessario avere un piano strutturato che segue step definiti, in cui tutti coloro che sono coinvolti dovranno conoscere esattamente qual è l’obiettivo e quale il loro ruolo nel processo studiato per raggiungerlo.
Raggiungere gli obiettivi in una piccola azienda
Se invece hai una piccola azienda, sei un artigiano o un libero professionista, di solito funziona così:
- Vaghezza: hai un’idea vaga del fatturato che vuoi ottenere e dei prodotti o servizi che realisticamente ti aiuteranno a raggiungerlo.
- Piano improvvisato: il piano è dettato dalle esigenze e dai tempi dei clienti. Se funziona di più un certo prodotto o un certo servizio gli dai quello. La strategia te la dettano loro, i tuoi clienti, e non sempre riesci a starci dietro.
- Casualità positiva: se hai un surplus di ordini, festa grande o anche crisi, perché non si capisce come chiuderai tutte le commesse. Analisi dei risultati? La faccio domani.
- Casualità negativa: se mancano gli ordini è colpa degli agenti, del mercato, della crisi, delle cavallette. Di qualsiasi cosa fuorché della tua errata gestione degli obiettivi aziendali.
- Nessun confronto: è probabile che i tuoi dipendenti e collaboratori non conoscano gli obiettivi aziendali, non siano coinvolti nel piano strategico e non sappiano come monitorare il processo. Non hanno un confronto adeguato per capire se stanno facendo bene o male.
Va da sé che raggiungere un obiettivo, in un simile contesto, difficilmente potrà essere un processo lineare e di facile gestione. Il rischio di dispersione è concreto e presenta molte insidie, pericolose per un piccolo business.
Per raggiungere l’obiettivo la direzione è più importante della velocità
Molti dei nostri clienti vogliono imparare ad organizzarsi meglio perché vogliono fare il doppio delle cose nella metà del tempo, vogliono diventare più veloci!
Beh, una cosa vorrei che ti portassi a casa dalla lettura di questo post: per raggiungere l’obiettivo la direzione è più importante della velocità. E bisogna imparare a definire sia l’una, sia l’altra.
Sul come raggiungere l’obiettivo ci lavoreremo dopo, quando parleremo di tecniche di gestione del tempo, di ottimizzazione del flusso di lavoro, di miglioramento della comunicazione, ma intanto fermati a riflettere sull’importanza degli obiettivi. Ti farà risparmiare un sacco di tempo, di energia e di soldi.
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