La gestione del tempo non esiste. Lo sappiamo.
Possiamo gestire i soldi. Questo sì.
Se li gestisco bene 10.000€ possono diventare 20.000€
Ma non posso gestire il tempo.
24 ore rimarranno sempre 24 ore.
Per me, per te e per tutti.
Non posso gestire il tempo, posso solo gestire me stessa nel tempo.
Quello che voglio, poi in verità, non è tanto gestire il tempo, ma trasformare quel tempo in risultati.
Risultati da me desiderati.
È per questo che è importante definire gli obiettivi.
Ti aiuta a orientarti al risultato e ad abbandonare la cultura del fare, tanto per fare.
La cultura del fare
La “cultura del fare” è quella in cui sono cresciuta, comune ai più.
È figlia della cultura contadina che ci ha portato fino qui (grazie mamma, grazie papà che sapete coltivare la terra).
Più semini e più raccogli.
Più fai e più ottieni.
È figlia della cultura industriale nella quale siamo ancora dentro.
Più fai straordinari e più guadagni.
Impegni, sforzi, sacrifici.
Diploma, laurea, master.
Era vero fino a qualche tempo fa, e solo parzialmente ancora oggi.
Ma la realtà, dura ma vera, è che oggi non importa quanto sforzo fai e quanto impegno ci metti.
Quello che importa sono i risultati che produci.
Criceti nella ruota
Oggi tutte, tutti lavoriamo molto di più, gli “straordinari” sono diventati “ordinari”.
Uscire dall’ufficio alle 8 è “normale”.
Lavorare la sera è “normale”.
Lavorare il sabato e la domenica è “normale”.
Avere 2 lavori è “normale”.
Lavorare in 2 in una famiglia è “normale”.
Essere perennemente di corsa e in affanno è “normale”.
Essere sempre stanchi è “normale”.
Prendere “le goccine” per dormire è “normale”.
Solo che questo “lavorare di più” non produce di più come quando eravamo contadini o operai.
Quando il lavoro di una persona era abbastanza per mantenere una famiglia.
Quello che prima era abbastanza non è più abbastanza.
E lavorare di più oggi non è più “abbastanza”.
Passiamo la vita a smarcare tasks e a correre nella ruota del criceto.
Sempre più veloci. Sempre più stressati.
Solo che non è più sostenibile.
Perché il prezzo da pagare a livello di salute fisica e mentale sta diventando molto alto.
E non è neanche soddisfacente.
Ed è per questo che si parla tanto di equilibrio vita- lavoro.
Perché è un equilibrio sempre più instabile in cui il tempo per la vita viene “mangiato” da quello del lavoro.
Cultura del fare vs mentalità del risultato
Se vuoi scendere dalla ruota del criceto devi cambiare mentalità.
Uscire dalla mentalità del fare per entrare in quella del risultato.
È una strada in salita, lo so per esperienza.
Ho lavorato molto, sia nell’”ordinario” che nello “straordinario”.
Ho studiato molto (studio moltissimo ancora adesso), mi sono impegnata molto.
Per capire alla fine che non conta la quantità di ore che lavori, ma conta il valore di ciò che fai.
Non importa niente a nessuno di quanto lavori o quanto studi.
Contano i risultati che riesci a raggiungere.
Se fino a ieri quando aprivi la tua agenda ti chiedevi “cosa devo fare oggi?” Cosa devo fare questa settimana? E ti mettevi a smarcare tasks dalla to-do list, prova invece a chiederti: “Quali risultati voglio ottenere oggi?”
“Alla fine di questa settimana quali risultati voglio aver prodotto?”
Quale risultato genera la mia task?
A quale risultato arrivo col mio lavoro, col mio studio?
È una mentalità di gestione del tempo, o meglio di “me stessa nel tempo” completamente diversa.
Fai il primo passo
Se vuoi fare il primo passo verso questo tipo di mentalità parti dalla definizione degli obiettivi.
È un processo che ti permette di focalizzare quello che vuoi ottenere e gli step necessari a raggiungerlo.
Non “cose da fare” e basta, ma risultati da ottenere.
Non to -do list infinite che non sai dove ti portano, ma un piano d’azione verso una destinazione ambita.
Se stai leggendo questo post vuol dire che crescita personale e professionale ti stanno a cuore.
Vuol dire che vuoi fare un salto di qualità, che senti la spinta a crescere e a migliorare.
A fiorire.
Puoi fare il primo passo partendo da questo videocorso abbinato a 30 minuti di consulenza individuale per mettere a fuoco proprio il tuo obiettivo.