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Perché prendere decisioni è difficile

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Per esperienza sappiamo tutti che prendere decisioni è un processo faticoso. Ne prendiamo talmente tante ogni giorno che in inglese è stato coniato il termine “decision fatigue” ovvero affaticamento decisionale.

Uno studio del 2007 dell’università di Cornwell dice che prendiamo più di 200 microdecisioni solo a proposito del cibo ogni giorno. In effetti, senza scomodare le ricerche universitarie, “cosa mangiamo per cena?” è la domanda più pronunciata nella storia dell’umanità!

Per capire cosa sta dietro alla fatica decisionale può essere utile tornare all’etimologia della parola “decidere”. Infatti, decidere significa tagliare via, recidere

Cioè ogni volta che prendiamo una decisione facciamo una scelta e inevitabilmente scartiamo un’altra opzione. 

Prendere decisioni e valutare vantaggi e svantaggi

Quando dobbiamo scegliere tra un’alternativa per noi molto favorevole e una altamente sfavorevole, ci sono ben pochi dubbi sulla scelta da fare. 

Ma quando le possibilità presentano entrambe dei vantaggi e anche degli svantaggi, la scelta si fa complicata. Perché selezionare una delle due alternative vuol dire scartare automaticamente i vantaggi dell’altra.

Scegliere tra più di due opzioni è ancora più complicato.

Viviamo in un’epoca che ci offre tantissime alternative, scegliere la migliore non è così scontato. Ci troviamo quindi davanti a un paradosso della scelta: più opzioni abbiamo più sarà difficile scegliere. Una volta scelto, è piuttosto comune avere il dubbio che la decisione presa non sia abbastanza soddisfacente, sapendo che ci sono delle opzioni comunque valide che stiamo scartando.

Grandi e piccole decisioni

Ci sono alcune scelte, cosiddette di vita, che sono cruciali: acquistare una casa, accettare o meno un lavoro, scegliere a quale scuola iscrivere i figli, investire o meno in un progetto lavorativo. Selezionare una strada rispetto a un’altra ha conseguenze importanti sia per chi prende le decisioni, sia per chi le subisce.

Nelle nostre giornate, però, ci sono anche tante altre piccole scelte con conseguenze più o meno sostanziali. Alcune di queste sono pressanti e richiedono una decisione immediata. Altre, non avendo una conseguenza negativa nel brevissimo periodo, vengono trascurate o rimandate.

Dovendo affrontare migliaia di scelte ogni giorno, ci sono momenti in cui il sovraccarico decisionale ci blocca. Rimandiamo quindi la decisione a un momento più favorevole: a quando avremo maggiore chiarezza su vantaggi e svantaggi, a quando avremo maggiore lucidità, a quando avremo maggiore energia per scegliere…

A volte rimandare le decisioni diventa una questione di sopravvivenza per riprendere fiato.

Tuttavia, quando le decisioni non prese si accumulano ci sentiamo affogare.

I costi delle decisioni rimandate

L’effetto di questo affollamento di decisioni da prendere, si rispecchia anche negli spazi di lavoro o nei computer: quando si rimandano le decisioni infatti, sulle scrivanie si depositano pile di documenti che prendono polvere in attesa di un momento migliore. I nostri desktop sono confusi e pieni di file che “intanto lascio qui” perché “ci penserò dopo”. 

Se rimandare la pulizia della scrivania non è poi così grave, dobbiamo ricordarci che le decisioni che rimangono irrisolte nella nostra testa continuano ad affollare i pensieri, a inquinare le giornate e a toglierci energie.

Rimandare le decisioni, anche quelle piccole, è un’abitudine che alla lunga non aiuta la nostra chiarezza mentale e contribuisce ad aumentare i livelli di stress. E soprattutto ci toglie l’energia che serve quando dobbiamo prendere le grandi decisioni!

Perché smettere di procrastinare le piccole decisioni?

Procrastinare le decisioni – per paura di prendere quelle sbagliate o perché ne dobbiamo prendere troppe –  è un fenomeno molto diffuso che alla lunga porta a insoddisfazione, perdita di tempo e frustrazione.

Imparare a non rimandare le decisioni ha due vantaggi, il primo è che permette di allenare la capacità decisionale che è una competenza molto importante.
In secondo luogo, smarcare le piccole decisioni permette di arrivare al momento delle grandi decisioni con la testa libera e con la lucidità per prendere la scelta migliore.

Per contro, l’esitazione davanti a una scelta si trasforma in procrastinazione e inazione.

Se le decisioni non sono l’unica cosa che rimandi e hai la tendenza a procrastinare tante attività, ho creato un videcorso che raccoglie le migliori tecniche antiprocrastinazione!
Prendi oggi la tua decisione.

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La forza stabilizzatrice di Organizzatessen. Quella brava a guidare le persone, cogliere le sfumature e ascoltarle in modo calmo ed empatico. Ma è anche pragmatica e decisa per capire subito dove è il problema e affrontarlo.

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