Quando inizio un percorso di formazione chiedo sempre quali siano le principali criticità organizzative che i partecipanti vogliono risolvere. Il 90% risponde che il problema è che ci sono troppe cose da fare e poco tempo per farle.
Chi lamenta questo problema dice anche di vivere costantemente in ansia e in affanno e che le troppe cose da fare si accumulano senza soluzione di continuità.
Capita anche a te?
Non so se anche tu ti identifichi in questa descrizione. Vediamo se ti riconosci: interrompi continuamente quello che si stai facendo perché qualcosa di più importane o più urgente prende la precedenza. Arrivi quindi a fine giornata avendo iniziato cento cose e avendone concluse poche. E hai un senso di frustrazione dovuto al subdolo dubbio di aver tralasciato proprio le cose più importanti.
Quando dici “non ho tempo, ci sono troppe cose da fare“, in pratica stai vedendo le cose da fare in “orizzontale”. Tutto sembra urgente, tutto sembra uguale, tutto sembra piatto. Non riesci a distinguere tra ciò che è importante e ciò che non lo è, e finisci per perdere di vista le priorità.
In questa situazione, è facile che ansia e stanchezza prendano il sopravvento. Ti senti che stai correndo ma non stai veramente andando da qualche parte. Tanta fatica per fare poca strada.
Orizzontale vs Verticale
L’immagine che mi viene quando ascolto la descrizione di queste giornate è quella di un mare. Il mare sono tutte le cose da fare. E tu ci sei in mezzo e vedi tutto in orizzontale: un’infinità di cose da fare, tutte sullo stesso livello (la superficie del mare). Quando si nuota in questo mare tutto è importante e tutto è urgente. È come se fosse tutto “piatto”. E le giornate sono una rincorsa a smarcare quante più attività possibili senza un ordine o un criterio.
Quando invece penso alle persone che hanno fatto un percorso di organizzazione personale (e io stessa ho fatto lo stesso cambiamento) vedo delle persone che hanno una visione verticale delle cose da fare: le attività hanno un ordine e una priorità.
Pillola rossa e pillola blu
Quando si mangia la pillola dell’organizzazione personale è come quando in Matrix il protagonista vede veramente la struttura della realtà ripulita di tutti gli orpelli. Il nostro percorso è un percorso trasformativo che ti aiuta a passare da una visione orizzontale delle cose da fare, a una visione verticale. Vuol dire passare dalla confusione di cento cose da fare-tutte-importanti-tutte-urgenti a definire una direzione e fare chiarezza. La chiarezza porta a fare le cose “giuste”, senza disperdere tempo ed energia.
Il passaggio da orizzontale a verticale è un percorso trasformativo che ti fa passare dalla confusione alla chiarezza, dall’ansia al controllo, dalla stanchezza alla soddisfazione
Quando sei in grado di distinguere tra ciò che è importante e ciò che non lo è, puoi concentrarti sulle attività che ti porteranno più vicino ai tuoi obiettivi.
Controllo vs Flessibilità
L’organizzazione personale può essere la chiave per passare da una visione orizzontale a una gestione verticale delle attività. Ma questo non basta per avere il controllo totale delle proprie giornate. E il controllo non è nemmeno l’obiettivo finale. Il mondo è complesso e imprevisti e interruzioni sono all’ordine del giorno. E la flessibilità diventa più importante del controllo. Il controllo mi fa venire in mente qualcosa di rigido che al primo imprevisto potrebbe spezzarsi. La flessibilità invece ti permette di attutire e ammortizzare i colpi senza perdere però la direzione. Ma serve aver preso una direzione.
Gestione verticale + flessibilità
Nel nostro percorso di formazione alleniamo, quindi, due competenze:
- Ti aiutiamo a passare da una visione orizzontale a una gestione verticale delle attività (vuol dire chiarire la direzione e darsi un piano d’azione per procedere)
- Ti aiutiamo ad essere flessibile per schivare o parare gli imprevisti. Ci saranno alcune cose che imparerai a schivare grazie a un “non ora”. Ci saranno cose che sposterai in fondo alla lista delle cose da fare. E ci saranno attività che prenderai in carico perché realmente prioritarie. Senza scombinare troppo il piano perché hai ben chiaro dove vuoi arrivare e cosa ti serve per arrivarci.
Se è arrivato il momento di trasformare il tuo modo di lavorare, o quello del tuo team, contattaci!